Cristina Pasqualin

Diplomata 500 ore CSEN con Soloyoga

TESI 1 ANNO- CARLO PATRIAN: il pioniere dello yoga

Fondatore dell’Istituto Yoga, il primo in Italia, un istituto dove preparava gli insegnanti a diffondere la cultura dello Yoga. Il suo mantra era: Diffondete ogni cosa, sempre, non tenete segreti, né nulla solo per voi. Lo yoga vive nello spirito della condivisione, aiutate gli altri a capire.

Si potrebbe chiamare Patrian anche Teologo dello Yoga, infatti caldeggiava l’universalità dello Yoga, voleva far conoscere tutti gli aspetti e le mille sfaccettature di quest’universo, proponeva diversi punti di vista e prospettive, lasciava la libertà ad ognuno di scegliere la propria via, il suo obiettivo era far fare agli allievi più esperienze possibili per divulgare l’affascinante cultura che fin da giovanissimo lo aveva incantato

TESI 2 ANNO- YANTRA E MANDALA

La parola sanscrita “yantra” deriva dalla radice “yam” che significa sostenere, reggere o sorreggere l’energia inerente in un particolare elemento, oggetto o concetto Il significato del termine yantra è stato ampliato fino ad essere usato in imprese religiose ed ha acquisito un valore teologico. Gli yantra mistici sono gli strumenti principali della disciplina meditativa. Fondamentalmente uno yantra usato in questo contesto è un disegno geometrico astratto che funge da strumento per la meditazione o per lo sviluppo della consapevolezza. Ogni yantra è un recinto sacro, una dimora o contenitore della divinità tutelare. Uno yantra è un sostituto per l’immagine antropomorfica della divinità.

Partendo dall’India si fa un giro del mondo per analizzare come nelle diverse culture, dal Tibet, ai Nativi Americani, ai Celti, fino al rosone gotico si è reso necessario dare un’immagine alle proprie divinità con simboli che ogni uomo ha dentro di sé fin dalla notte dei tempi, come ci conferma Jung con i suoi studi.

TESI 3 ANNO- MUDRA: Gesti Yoga che Guariscono

Mudra è un termine che racchiude molti significati. Indica un gesto, una posizione mistica delle mani, un sigillo o persino un simbolo, ma vengono chiamati mudra anche delle posizioni degli occhi, del corpo e delle tecniche di respirazione. Le posizioni simboliche delle dita, degli occhi e del corpo possono raffigurare vividamente alcuni stati o processi della consapevolezza. E, viceversa, posizioni specifiche sono in grado di evocare gli stati di consapevolezza che simboleggiano.

I mudra impegnano alcune zone del cervello e/o dell’anima e allo stesso tempo esercitano una specifica influenza su di esse. I mudra sono però efficaci anche a livello fisico, possiamo impegnare e influenzare efficacemente corpo e mente piegando, incrociando, allungando o toccando le dita con altre dita.

I saggi orientali e i medici affermano che il corpo, la mente e l’anima sono contenuti sulla punta di ogni dito, in ogni articolazione e naturalmente nella mano in sé.

Quando i mudra vengono praticati in modo consapevole, e cioè quando si ci concentra sulle dita e su ciò che toccano, si attivano vaste aree del cervello. Non soltanto possiamo utilizzare i mudra per influenzare tutte le aree, le funzioni del nostro corpo, ma proprio ogni contatto e movimento delle mani ha un suo effetto specifico.

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